Cos’ è l’EMDR?

L’EMDR è un acronimo che deriva dall’inglese “Eye Movement Desensitization and Reprocessing” e significa  “Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari”.

L’EMDR è un metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti.

Quali sono i benefici e i vantaggi dell’utilizzo dell’EMDR?

L’EMDR rappresenta una delle tecniche maggiormente raccomandate per trattare il trauma, grazie alla sua comprovata efficacia. Studi sperimentali hanno mostrato che l’EMDR produce una rapida (minor numero di sessioni di trattamento effettuate) e maggiore riduzione dei sintomi rispetto ad altri trattamenti. Inoltre, l’EMDR ha il vantaggio di poter essere inserita facilmente in qualsiasi altro protocollo di trattamento.

L’effetto di distanziamento prodotto dalla stimolazione bilaterale fornisce alla persona la possibilità di focalizzarsi sulle memorie traumatiche senza esserne sopraffatta e “rivivere” (catarsi) l’esperienza traumatica (Lee e Cujpers, 2015).

Van der Kolk (2002) sostiene che l’EMDR:

a) “allenta e scioglie” i processi associativi, consentendo alla persona di associare il dolore attuale agli eventi traumatici del passato e non a qualcosa di ancora presente;

b) esercita la sua azione terapeutica senza che il soggetto debba articolare verbalmente la causa della sua sofferenza;

c) attenua il dolore associato all’esperienza passata e aumenta i sentimenti di conforto emersi dal supporto altrui.

Come funziona l’EMDR?

Il protocollo d’intervento prevede, durante la focalizzazione di alcuni elementi del ricordo traumatico, una “stimolazione bilaterale” sensoriale (oculare, tattile e uditiva). L’EMDRattiva il sistema cerebrale deputato al processamento dell’informazione relativa all’esperienza traumatica che il cervello, fino a quel momento, non è stato in grado di elaborare in modo adattivo. Pensieri, emozioni e sensazioni vengono elaborati in modo da essere integrati con le altre informazioni a disposizione del cervello.

 

Quali risultati si ottengono dall’uso dell’EMDR?

I ricordi disturbanti legati all’evento traumatico perdono la loro carica emotiva negativa. Il cambiamento è molto rapido. L’immagine cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta, i pensieri intrusivi in genere si attutiscono o spariscono, le emozioni e sensazioni fisiche si riducono di intensità.

Il paziente cambia prospettiva: modifica le valutazioni cognitive su di sé, prova emozioni meno intense, elimina le reazioni fisiche, adotta comportamenti più adattivi.

Il paziente non presenta più la sintomatologia tipica del disturbo post-traumatico da stress: non si riscontrano più gli aspetti di intrusività dei pensieri e ricordi, i comportamenti di evitamento e l’iperarousal neurovegetativo nei confronti di stimoli legati all’evento, percepiti come pericolo. 

I pazienti in genere riferiscono che, ripensando all’evento, lo vedono come un “ricordo lontano”, non più disturbante o pregnante dal punto di vista emotivo. Sentono che il ricordo dell’esperienza traumatica fa parte del passato e viene vissuto in modo distaccato.

EMDR EMDR 2

 

Fonte: EMDR Italia