Il lutto rappresenta un’esperienza che altera il benessere psicofisico e sociale di chi affronta la perdita.
Indice
Fasi del lutto
- Fase della negazione: costituita da una negazione della realtà;
- Fase della rabbia: costituita da ritiro sociale, sensazione di solitudine e necessità di direzionare il dolore e la sofferenza esternamente o internamente;
- Fase della contrattazione o del patteggiamento: costituita dalla rivalutazione delle proprie risorse e da un riacquisto dell’esame di realtà;
- Fase della depressione: costituita dalla consapevolezza che non si è gli unici ad avere quel dolore e che la morte è inevitabile;
- Fase dell’accettazione del lutto: costituita dalla totale elaborazione della perdita e dall’accettazione della nuova condizione di vita.
Le reazioni al lutto
1. Sentimenti
- Tristezza: questo è il sentimento più comune, spesso espresso con il pianto.
- Collera;
- Colpa e auto-rimprovero;
- Ansia;
- Solitudine: emotiva dovuta alla rottura del legame e sociale dovuta all’isolamento sociale;
- Shock emotivo: si osserva principalmente nei casi di morte improvvisa;
- Struggimento: se esso persiste può essere sintomo di un lutto traumatico e non risolto;
- Sollievo: specialmente quando la persona ha dovuto affrontare una lunga e pesante malattia;
- Stordimento: alcune persone possono arrivare a sentire un’incapacità di provare emozioni.
2. Sensazioni Fisiche
- Sensazione di vuoto gastrico
- Costrizione toracica e laringea
- Ipersensibilità al rumore
- Senso di depersonalizzazione
- Sensazione di apnea
- Debolezza muscolare e mancanza di energia
- Secchezza delle fauci
3. Cognizioni
- Incredulità: normalmente è il primo pensiero di fronte alla perdita;
- Confusione: molte persone si sentono confuse, non riescono a organizzare i pensieri e non riescono a concentrarsi;
- Preoccupazione;
- Tenersi attaccati al ricordo del defunto per non lasciarlo andare;
- Pensieri intrusivi riguardanti il deceduto sofferente o morente;
- Senso di presenza: pensare che il defunto sia in qualche modo presente nel qui ed ora;
- Allucinazioni: uditive e visive. Sono una frequente esperienza dei sopravvissuti.
4. Comportamenti
- Disturbi del sonno: si manifestano sia con difficoltà ad addormentarsi sia con risvegli precoci;
- Disturbi dell’appetito: si possono manifestare sia con inappetenza sia con iperalimentazione;
- Isolamento sociale: è abbastanza comune che le persone in lutto vogliano evitare gli altri;
- Sognare il defunto: accade spesso che i sopravvissuti sognino i cari scomparsi. A seconda del sogno si può ipotizzare la fase del lutto che la persona sta attraversando.
- Evitare i ricordi: alcune persone tendono a evitare i luoghi o gli oggetti (il cimitero, il luogo dove il defunto è deceduto, la sua casa) che possono rievocare i ricordi del defunto;
- Ricerca e richiamo: le persone possono gridare il nome del defunto chiedendogli di tornare;
- Iperattività: aumento dell’attività motoria e dell’irrequietezza;
- Pianto;
- Visitare luoghi o portare oggetti che ricordano il defunto: considerato l’opposto del comportamento di evitamento dei ricordi. Di solito la credenza alla base è la paura di perdere le memorie relative al defunto.
Quando un lutto diventa patologico
Ecco alcune situazioni in cui la persona in lutto potrebbe aver bisogno di aiuto:
- Quando la persona che ha subito un lutto, a distanza di molto tempo, prova disagio che interferisce con la qualità della sua vita: angoscia, paura dei cambiamenti, umore altalenante, apatia, disturbi del sonno o della alimentazione, iperattività, ricordi e pensieri intrusivi;
- Quando è stata esposta a eventi di morte violenta, inaspettata o con aspetti traumatici;
- Quando la persona aveva precedentemente sofferto di disagi di tipo psicologico che non erano stati completamente risolti;
- Quando si trova in una situazione di carenza di relazioni positive e persone che possono sostenerla;
- Quando la persona si trova a fronteggiare altri eventi emotivamente impegnativi o stressanti (gravidanza, malattie, divorzio), nello stesso periodo o in periodi ravvicinati a quello della perdita.
Ciascuno di questi elementi potrebbe rappresentare un fattore di maggiore vulnerabilità e indicare che la persona ha bisogno di essere affiancata per superare in modo adattivo il lutto.
Psicoterapia in casi di lutto
Nei casi di lutto persistente e complicato è utile chiedere aiuto ad uno psicologo psicoterapeuta.
La psicoterapia del lutto è una risorsa importante per affrontare il dolore connesso alla perdita e giungere ad un nuovo equilibrio nella propria vita.
La condivisione dei vissuti collegati al lutto è, spesso, ostacolata da un atteggiamento sociale che considera inappropriato mostrare i propri sentimenti e pensieri. Spesso la persona prova vergogna e non si confida con gli altri per evitare di essere giudicata. Ha timore di sentirsi dire frasi come “Devi superarlo”, “Devi reagire” e così via. Lo psicoterapeuta è, invece, rispettoso dei sentimenti provati dalla persona, li ascolta, li accoglie e aiuta la persona ad elaborarli.
Chi ha subito un lutto, inoltre, è combattuto tra l’attivare risorse personali positive e il bisogno di conservare un legame con la persona perduta. La psicoterapia del lutto non cancella tale legame, i ricordi della persona persa, il suo valore, le esperienze condivise.
Aiuta la persona a gestire i pensieri intrusivi, gli interrogativi irrisolti, i dubbi, i sentimenti e lo stress psicofisico connesso alla perdita. Aiuta la persona a trovare un nuovo equilibrio, liberando risorse ed energie.