Le persone, nel corso della propria vita, alternano momenti di gioia a momenti di tristezza; l’umore varia a seconda delle situazioni che si vivono e anche del proprio personale modo di affrontarle.Si parla di depressione quando la tristezza diventa una costante nella vita di una persona, tanto da alterare lo svolgimento delle attività quotidiane e il benessere della persona.

La depressione è un disturbo molto frequente e diffuso. L’Organizzazione mondiale della sanità lo valuta come uno dei disturbi più invalidanti al mondo. È un disturbo  che colpisce più frequentemente le donne rispetto agli uomini (con un rapporto di circa 2:1).

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Sintomi della depressione maggiore

I sintomi della depressione maggiore sono molteplici e vari. Gli aspetti tipici sono l’umore basso (tristezza profonda) e la perdita di interesse verso le attività quotidiane.

Sintomi affettivi della depressione

Tra i sintomi affettivi, quello centrale è la tristezza profonda, presente quasi sempre nell’arco della giornata e insensibile agli eventi positivi.

Altri sintomi affettivi della depressione sono:

  • Angoscia
  • Senso di colpa
  • Sensazione di vuoto interiore
  • Disperazione per se stessi e per il proprio futuro
  • Perdita dell’interesse per le attività quotidiane
  • Ansia
  • Indecisione cronica
  • Assenza di sentimento (si pensa di non provare più amore per i propri cari)
Sintomi cognitivi della depressione

Il contenuto dei pensieri è contraddistinto da una negatività pervasiva. I pazienti depressi tendono ad avere una scarsa opinione di sé stessi, bassa autostima e scarsa fiducia nelle proprie capacità. Mostrano aspettative e pensieri negativi nei confronti degli altri e del proprio futuro. In casi molto gravi, vi è la presenza di ideazioni deliranti o ideazioni suicidarie.

Inoltre chi soffre di depressione tende ad essere molto concentrato sul proprio mondo interno; ciò provoca l’aumento della rimuginazione, cioè la tendenza ad un pensiero ripetitivo negativo.

Questo porta, oltre ad un peggioramento del quadro depressivo, a ridurre attenzione e concentrazione verso il mondo esterno. Si lamentano così difficoltà a memorizzare, a prestare attenzione, a ricordare ciò che si è letto o sentito. Inoltre, quando il quadro è più grave, si può osservare un rallentamento del flusso del pensiero (bradipsichismo).

Sintomi comportamentali della depressione

La perdita di piacere nel fare qualsiasi cosa (anedonia), la perdita di interesse (apatia), unite alla sensazione di stanchezza cronica. Queste portano il soggetto a ridurre gradualmente tutte le attività quotidiane e a ridurre i contatti sociali. La riduzione progressiva della attività quotidiane porta a disabilità percepita (“non sono più in grado di fare le mie cose”) e reale. Altri aspetti tipici sono la progressiva scomparsa di azioni volte al proprio benessere e cura personale. Chi soffre di depressione maggiore trova, in genere, penoso prendersi cura del proprio aspetto fisico e della propria igiene personale.

Sintomi somatici della depressione

La depressione colpisce anche il corpo facendo sperimentare sintomi somatici, quali stanchezza cronica, dolori diffusi, problemi gastro-intestinali.

Oltre a manifestazioni somatiche,  può manifestarsi attraverso un’alterazione del ritmo sonno-veglia, l’aumento o la diminuzione del sonno notturno, variazioni nelle abitudini alimentari (con aumento o diminuzione dell’appetito), problematiche relative alla sfera sessuale. In casi gravi vi è un rallentamento generale della motricità della persona (rallentamento psicomotorio).

Cause della depressione maggiore

Le cause sono molteplici e riguardano fattori genetici, cause ambientali, cause individuale e psicologiche: è un disturbo a genesi multifattoriale.  

Fattori genetici legati alla depressione

L’influenza della familiarità è modesta ma presente. Studi condotti su gemelli hanno confermato una maggiore probabilità di sviluppare un disturbo depressivo per chi aveva un gemello depresso; anche se maggiore influenza hanno le variabili personali e psicologiche, oltre a quelle ambientali e situazionali.

Cause ambientali legate alla depressione

Condizioni socio-economiche svantaggiate, povertà e scarsa scolarizzazione sono considerati fattori di rischio per la depressione. Anche l’essere cresciuti con un genitore depresso porta ad un aumentato rischio di sviluppare depressione. Tutte le fonti importanti di stress aumentano il rischio di sviluppare depressione maggiore:

  • Traumi o abusi
  • Lutti e perdite di persone importanti
  • Divorzi e separazioni
  • Disoccupazione
  • Isolamento sociale
  • Mobbing lavorativo e bullismo a scuola
  • Malattie gravi o croniche
Cause psicologiche e variabili individuali

Se tutte le situazioni stressanti possono portare a depressione, è anche vero che non tutti coloro che vivono situazioni stressanti si ammalano.

Tra le cause psicologiche: scarsa autostima e autoefficacia, tendenza all’autocritica, incapacità di soddisfare i propri bisogni, scarsa adattabilità ai cambiamenti di vita. Queste caratteristiche possono portare le persone a vivere le situazioni stressanti della vita in modo molto pesante. Anche il non aver sviluppato buone strategie di coping (ossia di gestione degli stati emotivi avversi) è una caratteristica individuale che può causare depressione.

Anche Il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, il pensionamento, la nascita di un figlio sono tutti momenti delicati che possono portare a sviluppare un disturbo depressivo.

Cura della depressione

La cura della depressione prevede interventi integrati farmacologici e psicoterapeutici. La ricerca ha infatti dimostrato che, nella maggioranza dei casi, il trattamento farmacologico unito a quello psicologico favorisce i migliori risultati terapeutici.

Curare il sintomo non è sufficiente poiché una volta sospeso il farmaco, la depressione si ripresenterà. Nei casi più gravi è necessario integrare la terapia farmacologica al percorso psicoterapico. In casi meno gravi il percorso psicoterapico può essere sufficiente da solo alla completa soluzione del problema.

 

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